letteratura italiana

Locus amoenus: architettura 01 (60 immagini)

Il paradiso, il primo locus amoenus, fu perduto per colpa di una banalissima mela,  neanche fosse stato un risotto al tartufo. Gli uomini cercarono di restaurarlo e costruirono luoghi e palazzi magnifici, che ancora oggi si possono visitare. Oh, che meraviglie! Ma il primo paradiso era molto più bello ed era già pronto da abitare. Non si doveva neanche lavorare.

Questi loci amoeni sono stati progettati dagli architetti per gli ecclesiastici, per i nobili e per i ricchi. Ma poi "l'alterna onnipotenza delle umane sorti, come diceva Foscolo (De' sepolcri, vv. 182-83), fece scomparire i nobili e portò sulla scena del mondo il popolo, che poté godere di queste meraviglie trasformate in parchi o in musei all'aria aperta.

Gli antichi costruirono le sette meraviglie del mondo, che erano un numero maggiore. I moderni fecero altrettanto. L'uomo vuole essere meravigliato e stupito.

Giardino di Boboli (Firenze), foto 01-16

Parco di Villa d'Este (Tivoli, Roma), foto 17-31

Parco di Villa Gregoriana (Tivoli, Roma), foto 32-43

Castello di Chantilly (F), foto 44-60

Il prossimo tópos è il Locus amoenus in architettura 02: http://www.letteratura-italiana.com/locusamoenus-architettura02.htm       

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