letteratura italiana

 Pier Paolo Pasolini, Decameron (45 immagini)

Pier Paolo Pasolini vuole celebrare la vita istintiva, libera da ogni condizionamento sociale e fa una trasposizione cinematografica del Decameron di Giovanni Boccaccio (1971), dei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer (1972) e de Il fiore delle mille e una notte (1974), che costituiscono la Trilogia della vita. Egli usa il nudo maschile e femminile (si tratta di alcune scene), per lottare contro la Chiesa cattolica e i benpensanti, che difendono la morale corrente. I film sono sequestrati e dissequestrati e tutto si conclude con l'accettazione del nudo, purché artistico, e con la limitazione dei film prima ai minori di 18 anni e poi ai minori dei 14 anni.

Il Decameron è girato a Napoli, perché il mondo degli scugnizzi napoletani sarebbe più vicino alla novella età dell'oro, cioè a una vita immediata e istintiva. In qualche modo l'autore prosegue l'estetica del Neorealismo italino degli anni Cinquanta. I dialoghi in napoletano sono spesso incomprensibili e ciò che disturba non sono tanto i nudi, quanto questo linguaggio che non è primitivo, ma solamente incomprensibile.

Sequestri e dissequestri e i fiumi di inchiostro versati sul nudo artistico e non artistico fanno la fortuna dell'opera e aprono al nudo la strada degli schermi. E' la stagione dei Decameron e della commedia sexy all'italiana: film girati in fretta con dialoghi osceni e con scene caste di nudo, che fanno cassetta. Quel che conta o che è importante è che il pubblico apprezza e paga il biglietto.

Il prossimo tópos è la Chiesa cattolica, Adamo ed Eva in pittura: http://www.letteratura-italiana.com/adamoedeva01.htm

Il tópos successivo è la Figura femminile in pittura: http://www.letteratura-italiana.com/figurafemminile-pittura01.htm

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