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letteratura italiana

Le Cortigiane: pittura (43 immagini)

Le cortigiane in affresco e in pittura fanno parte di una tradizione ormai consolidata, dal lupanare di  Pompei (foto 01) a Botero (foto 30) ed arricchiscono di una nuovo dimensione il nudo tradizionale di Adamo ed Eva (foto 04), di Lucrezia che si suicida (foto 05) o di Cleopatra che si avvelena.

In passato le classi sociali vestivano in modo da farsi riconoscere. Anche le cortigiane o le prostitute avevano il vestito che le individuava (foto 07-08, 10). Le tre Grazie di Raffaello hanno fatto testo per i pittori successivi (foto 09).

L'opera che ha fatto scandalo è la vagina riccioluta dipinta da Gustave Courbet nel 1866 (foto 17) e giustamente intitolata l'origine del mondo. Era la prima vagina che compariva esplicitamente in pittura. Fino a quel momento le vagine non esistevano o erano soltanto appena accennate. Un seguito possono essere le opere di Schiele, Lucien Freud e Balthus. Quella vagina insomma ha fatto testo ed ha avuto altri allievi. Ma il successo "più" estremo è costituito dalla vagina in fotografia: migliaia e migliaia di esemplari.

Eppure anche della vagina della moglie dell'amico di Courbet si può dire che è immaginaria, anche se il pittore ha fatto copia dal vero. Il motivo è semplice, e va tenuto sempre presente: nelle mani o con il pennello del pittore la realtà muta, si trasforma, diventa "altra", va a far parte dei "solidi regolari" di Platone.

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